IL PRIMO SITO ITALIANO SULLE PIANTE CARNIVORE
A cura di Fabio Bernieri.
 
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COLTIVAZIONE DI DIONAEA MUSCIPULA
INTRODUZIONE 
La Dionaea muscipula e' probabilmente la pianta carnivora piu' conosciuta e diffusa, sia per la sua assoluta singolarita' sia per la relativa facilita' di coltivazione. Incarna (se mi e' concesso il termine) il modello base della coltivazione delle piante carnivore, motivo anche per il quale rimane un ottimo primo esemplare per il neofita. 
La coltivazione della Dionea e' essenzialmente molto semplice, purche' si conoscano e si rispettino le fondamentali condizioni. 

COLTIVAZIONE 
La POSIZIONE riveste un fattore fondamentale: deve essere ben illuminata (possibilmente dal sole diretto), deve essere protetta da brusche correnti d'aria e deve essere relativamente umida. Ammesso che venga tenuta in casa, il posto ideale puo rivelarsi il davanzale di una finestra ben soleggiata (quindi rivolta verso sud), ma si presta egregiamente anche alla coltivazione in terrario. 

Anche lo spazio per le radici riveste un ruolo vitale: spesso tali piante si trovano in commercio in vasi di piccole dimensioni, troppo piccole per un buon sostentamento della pianta. Alla lunga questa potrebbe soffrirne e adirittura morire. E' percio' conveniente fare un rinvaso (in primavera inoltrata) in un secondo vaso (possibilmente in plastica) ed alto dai 10 a 15cm. In questa operazione occorre portare estrema attenzione, poiche' le delicate radici potrebbero venir danneggiate. 

Altro ruolo di fondamentale importanza riveste il composto che dovra' essere essenzialmente costituito da della buona torba di sfagno di elevata acidita', possibilmente mischiata con 1/3 di sabbia (assolutamente non calcarea) onde favorire il drenaggio. 

Il vaso dovra' quindi essere posto in un letto d'acqua di almeno 1-2cm affinche' il terreno risulti sempre ben bagnato. 

L'acqua, come per le altre piante carnivore, dovra' essere piovana o distillata, poiche' la presenza di calcare e' dannosissima per le radici e portera' la pianta ad una breve ed inevitabile morte. L' acidita' e l'assenza di calcare sono due fattori complementari. 

PRECAUZIONI 
Non applicare mai, in nessun modo, dei fertilizzanti al terreno. Essi rappresentato per tutte le piante carnivore un vero e proprio veleno, capace di portare la pianta alla morte in breve tempo. 
Il nutrimento attraverso la cattura delle prede e' importante, ma non fondamentale. La dionaea, come le altre piante carnivore, e' capace di sopravvivere e di crescere anche in assenza di "prede": per cui evitare di "imboccarla" con mosche schiacciate o pezzetti di carne, i quali non solo sarebbero inutili, ma potrebbero causare una vera e propria "indigestione". 
Se proprio si vuol dare da mangiare alla propria pianta, occorre procurarsi prede relativamente piccole e soprattutto vive: le zanzare sono ottime e particolarmente gradite. 
Ma, al di la' dell' attrazione che puo' suscitare il vedere la propria pianta "mangiare" una zanzara, conviene giocare il meno possibile con le trappole e lasciare la pianta alla sua naturale e spontanea nutrizione. 

PROPAGAZIONE 
La Dionaea puo' essere riprodotta secondo tre differenti metodi: divisione, talea e semi. 

Tra questi il piu' semplice e' probabilmente il metodo per divisione, ma occorre attendere che la pianta sia gia' ben matura e sviluppata. 
In questo caso si estrae la pianta dal vaso con estrema attenzione e ne si fa disperdere la terra in una bacinella d'acqua. Una volta a nudo si dividono i rizomi e si rinvasano nel composto. 

La riproduzione per talea va effettuata in primavera o in prima estate. Consiste nel tagliare una foglia della pianta (il piu' vicino possibile alla base), privarla della "trappola" e posizionarla su di un umido strato di torba e sfagno. Proteggerla poi con un foglio di cellophane o una campana di vetro per conservare l'umidita'. 
Nell'arco di un mese od oltre, possono comparire nuovi germogli in grado di generare altrettante piante. Una singola foglia e' infatti capace di ricreare piu' di una pianta. 

P.S.: Per un eventuale approfondimento si veda la pagina ''Dionaea muscipula''

 
Gentilmente ospitato da:
Universita' degli Studi di Pisa
 
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