IL PRIMO SITO ITALIANO SULLE PIANTE CARNIVORE
A cura di Fabio Bernieri.
 
 For the english version click here:
 
 
NOVITA'
INFORMAZIONI
IMMAGINI
A.I.P.C.
DOWNLOAD
FORUM
LINKS
E-MAIL
HOME
 
SARRACENIA PSITTACINA
FAMIGLIA: Sarraceniaceae 
GENERE: Sarracenia 
SPECIE: Sarracenia psittacina 
ORIGINE: Stati Uniti (Sud Georgia, Nord Florida, Sud Louisiana, Missisipi)
INTRODUZIONE 
La Sarracenia psittacina venne introdotta in Europa nel 1860 ma venne mensionata per la prima volta nel "Gardener's Chronicle", nel 1866. 
Il nome scientifico di questa specie - psittacina - deriva dal greco "psittakos", che significa pappagallo, appunto in riferimento alla sommitta' ricurva dell' ascide che assomiglia al becco di un pappagallo. 
La S. psittacina vive in zone umide, spesso paludose e acquitrinose, povere di nutrimento. Non di rado capita che la S. psittacina viva totalmente o parzialmente sommersa dall' acqua (soprattuto nei periodi di pioggia). 

DESCRIZIONE 
Gli ascidi della pianta, disposti a rosetta, possono raggiungere dimensioni fino a circa 30 cm di altezza. 
Sono percorsi longitudinalmente da una sorta di "ala" che termina alla sommita', dove e' poi sistuato l' ingresso dell' ascide, formato da un' appendice ricurva a forma di becco. 
Le piante esposte alla luce solare generano una serie appariscente di venature rossastre, fino anche a raggiungere un colore quasi del tutto uniforme. 
Gli ascidi sono generalmente molto resistenti e spesso riescono a superare anche i freddi periodi invernali. 
L' ingresso alla trappola e' mediante un piccolo orifizio (di circa 5mm di diametro) posto sulla parte inferiore del becco. L' insetto, una volta attirato dentro, ben difficilmente potra' riuscirne. 
Dato che la pianta spesso vive e si sviluppa sommersa, generalmente cattura piccoli invertebrati acquatici. 

RIPRODUZIONE 
La riproduzione puo' avvenire per via sessuale, tramite l' impollinazione dei fiori, e per via asessuale, tramite talea o divisione. 
I semi vanno fatti germogliare in un terreno molto umido, in presenza di luce possibilmente solare) e a temperature relativamente elevate (dai 18 a 37 gradi Celsius). 
Il periodo di crescita necessario prima di ottenere una pianta adulta e' di circa cinque anni, dopo i quali, se essa rimane in buone condizioni puo' continuare a vivere per un tempo illimitato. 
La riproduzione asessuale per talea avviene prelevando un' ascide (possibilmente in buona salute e durante il periodo di ripresa vegetativa) staccandolo con cura ed il piu' vicino possibile alle radici. 
Durante lo sviluppo della piante si formano generalmente piu' rosette, le une vicine alle altre, le quali durante un rinvaso nella stagione di ripresa vegetativa possono essere accuratamente separate. 

COLTIVAZIONE 
Composto: In sfagno o torba (possibilmente anche mischiati insieme) in aggiunta di circa 1/3 di sabbia silicea (onde favorire un migliore drenaggio dell' acqua). 
La pianta dovrebbe sempre essere rinvasata in primavera (durante il periodo di ripresa vegetativa), altrimenti potrebbe rischiare di soffrirne o adirittura di morire. 
Umidita': Dato che la pianta vive nei pressi di paludi ed acquitrini, il terreno deve essere sempre costantemente molto umido. 
L'acqua deve essere piovana o demineralizzata. 
In inverno possibilmente, per simulare le condizioni reali, andrebbe completamente sommersa in acqua (ovviamente priva di cloro e di calcio, e possibilmente con un Ph compreso tra 5 e 6). 
Luce: L' esposizione ideale e' quella solare, tramite la quale la pianta riesce a prendere la sua classica colorazione. 
Temperatura: Generalmente e' meglio non superare i 37C, anche se la pianta, in condizioni di alta umidita', sopporta temperature piu' elevate.

 
Gentilmente ospitato da:
Universita' degli Studi di Pisa
 
Miglior visualizzazione ad 800x600
Grazie per averci visitato!