IL PRIMO SITO ITALIANO SULLE PIANTE CARNIVORE
A cura di Fabio Bernieri.
 
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GERMINAZIONE DEI SEMI DI DROSERA
INTRODUZIONE 
Il genere Drosera, contraddistinto da centinaia di specie (non poi cosi' evidentemente differenti tra loro) e' noto non soltanto per il suo affascinante sistema di cattura, ma anche per la relativa facilita' con la quale queste piante vengono riprodotte. 
Escludendo specie assai particolari, dalle caratteristiche visibilmente dissimili dalla media, possiamo dire che in genere una Drosera e' una pianta di facile riproduzione... talmente facile che, se non controllata, puo' riprodursi spontaneamente sotto i nostri occhi. Questo perche' la maggior parte delle drosere a noi note ha la capacita' di auto-impollinarsi e, dato che il periodo di fioritura e' tendenzialmente elevato, tali piante arrivanno a produrre una discreta quantita' di semi all'anno. 
Da cio' si capisce anche che il metodo piu' efficace per la riproduzione in massa delle drosere e' proprio attraverso il seme, dal quale, a dispetto di altre piante carnivore (quali le sarracenie), raggiungono la maturita' in un arco di tempo relativamente breve (dai 2 ai 4 anni). 
Nelle righe seguenti vedremo come effettuare la raccolta dei semi e come farli germinare. 

LA RACCOLTA DEI SEMI 
Nel periodo primaverile ed estivo la maggior parte delle drosere e' caratterizzata dalla loro quasi incessante fioritura. I fiori, generalmente presenti in serie su un singolo stelo, fioriscono in sequenza giorno dopo giorno. Non appena i fiori auto-impollinati si chiudono inizia la produzione dei semi. 
Il raccolto va effettuato tagliando lo stelo alcuni giorni dopo la completa fioritura, al momento in cui i primi fiori iniziano a seccarsi. Lo stelo cosi' tagliato andra' messo a riposo per qualche giorno affinche' se ne completi la seccatura, dopo la quale si puo' procedere alla raccolta vera e propria dei semi. 
Picchiettando sui singoli fiori si faranno cadere, possibilmente su un foglio bianco, i piccolissimi semini neri. Questi saranno gia' pronti per germinare. 

DORMIENZA E GERMINABILITA' 
A differenza di altri generi di piante carnivore, la maggior parte dei semi di Drosera non sono "dormienti", ossia non necessitano di un particolare periodo e di particolari condizioni affinche' essi germinano (al contrario, ad esempio, dei semi di Sarracenia). 
I semi di specie orginarie di luoghi temperati freddi (come Drosera rotundifolia, D.anglica, D.intermedia, etc.) necessitano di un periodo di stratificazione

Da notare, pero', che la loro "germinabilita'" (cioe' la capacita' di germinare) non e' costante nel tempo ma, anzi, relativamente breve. Mediamente i semi di drosera iniziano gradualmente a perdere la loro germinabilita' nell' arco di un anno, indi per cui e' 
conosigliabile sfruttare il prima possibile il loro potenziale germinativo. 

Conservare quindi, a lunga scadenza, i semi di drosera potrebbe sembrare praticamente impossibile. Da recenti studi sperimentali dell' Orto Botanico di Pisa, si e' pero' individuato un semplice sistema di conservazione per i semi di graminacee che, date alcune comuni caratteristiche, probabilmente, potrebbe andare bene anche per i semi di drosera. 
Si e' notato, infatti, che mantenendo i semi ad un temperatura prossima allo zero questi mantengono inalterata e costante nel tempo la loro germinabilita'. 
Attualmente sto sperimentando questo sistema anche sui semi di Drosera, ma le prime verifiche sostanziali non potranno arrivare che fra non meno di due anni. 

GERMINAZIONE DEI SEMI 
Una volta raccolti i semi e bene aspettare un paio di settimane affinche' questi raggiungano il massimo potenziale di germinabilita' prima di essere piantati. 
Una volta pronti i semi andranno distribuiti uniformemente sulla superficie di torba molto umida. E' importante che questi non vengano poi ricoperti da altra terra, poiche' la loro germinazione e' indotta dalla luce. 
A questo scopo si puo' quindi utilizzare dei semplici vasetti (possibilmente di plastica, onde scoraggiare la formazione di muffe ed alghe) posti costantemente in un letto d'acqua (profondo almeno quanto 1/3 dell'altezza totale del vaso). 
Il composto da utilizzare sara' costituito da semplice torba acida di sfagno (elemento essenziale per quasi tutte le piante carnivore) e l'acqua dovra' essere rigorasamente distillata o piovana. 
Il vaso cosi' preparato andra' quindi posizionato in un luogo ben soleggiato e, onde consentire una maggiore conservazione dell'umidita', puo' essere ricoperto da una lastra o un foglio di plastica trasparente. 
Nel giro di 2-4 settimane dovrebbero comparire i primi segni di germinazione, segnale per il quale occorrera' eliminare o scostare il coperchio di plastica affinche' vi sia una certa circolazione d'aria.

 
Gentilmente ospitato da:
Universita' degli Studi di Pisa
 
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