IL PRIMO SITO ITALIANO SULLE PIANTE CARNIVORE
A cura di Fabio Bernieri.
 
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DROSERA CAPENSIS
FAMIGLIA: Droseraceae 
GENERE: Drosera 
SPECIE: Drosera capensis 
ORIGINE: Sud Africa (Cape Sundew)
INTRODUZIONE
La Drosera capensis, originaria di Cape Province, in Sud Africa, e' probabilmente la specie piu' diffusa e resistente del suo genere. 
In piena crescita puo' raggiungere dimensioni di 15-20 cm, mentre lo stelo puo' arrivare ad un'altezza di 30cm ed ospitare dai quattro ai venti piccoli fiori rosacei. 
Le foglie allungate della Drosera capensis sono ricoperte, come nelle altre drosere, da numerosi tentacoli secernenti un liquido viscido e colloso. Dal momento in cui la prede rimane invischiata in tale sostanza, i tentacoli, ricevuto lo stimolo, si incurvano verso la vittima procedendo quindi alla digestione. La stessa foglia, soprattuta nel caso di grosse prede, tende ad avvolgersi attorno alla vittima onde aumentare la superficie digerente. 
La velocita' con cui queste azioni si svolgono e' relativa alla temperatura, all'intensita' luminosa e alla vitalita' stessa della pianta. Generalmente il movimento dopo la cattura dell' insetto puo' variare in un periodo compreso tra le sei e le quattordici ore. 

RIPRODUZIONE 
La riproduzione sessuale avviene spontaneamente e, dopo la fioritura e la relativa fecondazione, occorre tagliare il fiore per poi lasciarlo seccare. Da questo sara' poi possibile estrarre i suoi piccolissimi semini neri che, per una piu' sicura germinazione, puo' 
essere consigliabile porli in un refrigeratore (a temperature non inferiori allo zero), per almeno due mesi. 
Seminare superficialmente su torba umida e mantenere il vaso in una zona ben illuminata. Potrebbe risultare conveniente, per trattenere maggiore umidita', ricoprire il vaso con una pellicola di cellophane (quella per uso alimentare va benissimo) o con plastica trasparente. 
Nel giro di poche settimane dovrebbero gia' essere visibili i primi segni di germinazione. 
E' possibile anche la riproduzione per talea, tagliando la foglia il piu' possibile vicino alla base. Questa dovra' poi essere posizionata sopra un umido strato di torba. Valgono le stesse condizioni relative ai semi. 

COLTIVAZIONE 
Composto: Torba, possibilmente mischiata con sabbia (per favorire il drenaggio) in un rapporto di 3 parti di torba e 1 parte di sabbia. 
Umidita' del terreno: Il terreno dovrebbe essere costantemente umido, convenie pertanto piazzare il vaso in un letto d'acqua di almeno 1 o 2 cm. Come per le altre piante carnivore, utilizzare sempre acqua piovana o distillata. 
Umidita' dell' aria: L' aria troppo secca e ventilata potrebbe essere dannosa per la naturale secrezione ghiandolare dei tentacoli, ma si adatta molto bene anche in climi diversi dal suo habitat. 
Luce: Possibilmente sotto il sole diretto, la pianta cresce comunque senza problemi anche in mezz-ombra o in terrario. 
Temperatura: Pianta relativamente resistente, sopporta ampi intervelli di temperatura, ma non dovrebbe comunque mai scendere sotto zero ne' superare i 40C. Durante il normale periodo vegetativo la temperatura ideale e' quella compresa tra i 20 
e i 30C.

 
Gentilmente ospitato da:
Universita' degli Studi di Pisa
 
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