IL PRIMO SITO ITALIANO SULLE PIANTE CARNIVORE
A cura di Fabio Bernieri.
 
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POLIMORFISMO NELLA S.FLAVA
di Furio Ersetti

Sarracenia flava è una specie d’aspetto piuttosto variabile. Questo fenomeno, chiamato polimorfismo, è in realtà comune ad altre specie appartenenti al genere. La mancanza di omogeneità che si riscontra potrebbe avere questa spiegazione: l’impollinazione delle Sarracenie è affidata in natura all’azione dei bombi, i quali, essendo incapaci di coprire lunghe distanze, favoriscono, di fatto, l’isolamento degli habitat di queste piante, costringendole ad un cammino evolutivo autonomo; prova ne sia che negli ambienti naturali ove sono presenti due forme distinte di Sarracenia flava, si segnalino inevitabilmente anche delle forme intermedie tra le due, dovute appunto all’attività di impollinazione incrociata ad opera degli insetti.

Di Sarracenia flava sono state identificate e descritte sei varianti, con diversa colorazione degli ascidi, tutte esistenti in natura ed in coltivazione; queste diversità, facilmente riconoscibili e geneticamente costanti (vale a dire non dovute a particolari situazioni ambientali), non sono tuttavia considerate, dal punto di vista botanico, sufficienti per legittimare la costituzione di nuove specie o sottospecie aventi diritto all’assegnazione del nome scientifico. Questo però non diminuisce l’interesse che le diverse forme che le si attribuiscono suscitano nei collezionisti e negli studiosi di flora spontanea.

Di queste sei varianti, la più diffusa, e considerata anche perciò forma tipica, presenta ascidi di colore giallo-verde, senza venature. Il fattore distintivo è dato da una notevole macchia di pigmento marrone-rossiccio situata nella gola dell’ascidio, ossia nella parte interna a colonna che unisce il tubo all’opercolo. Questa piante è conosciuta anche con il nome di “Sarracenia flava var. Rugelli”.

Un’altra verietà – sicuramente più rara – si distingue per la pigmentazione rosso scuro che ricopre la superficie dell’intera pianta, non solo esternamente, ma anche all’interno degli ascidi. Questa splendida forma è chiamata dai collezionisti “Sarracenia flava all red”.

Un terza variante, che si può considerare l’antitesi della precedente, è caratterizzata dall’assoluta mancanza di pigmenti rossi: si presenta perciò con il colore verde-giallo uniformemente distribuito (particolarità che si riscontra anche in alcune forme appartenenti ad altre specie di Sarracenia) ed è conosciuta con il nome di “Sarracenia flava all green”. La straordinaria, e molto ambita dai collezionisti, heavily veined form, si contraddistingue invece per un appariscente reticolo di venature rosse che s’irradiano dalla gola dell’ascidio e ne ricoprono l’intera superficie, compresa la parte interna all’opercolo. La quinta varietà ha un più moderato reticolo di striature, che confluiscono nella macchia di pigmento localizzata nella gola dell’ascidio, ma la caratteristica principale è data dalla soffusa pigmentazione color rame, che copre la parte superiore dell’opercolo e si estende alla superficie esterna dell’ascidio per circa un quarto della sua altezza. Questa pianta, attualmente ancora poco comune in coltivazione, è definita copper lid form. L’ultima delle sei forme riconosciute di Sarracenia flava può essere considerata, per il notevole contrasto cromatico che presenta, una tra le più attraenti della specie. L’esterno degli ascidi è di colore rosso scuro – violaceo, la parte interna e l’opercolo sono invece verdi, con venature rosse molto marcate. E’ solitamente conosciuta con il nome d’origine orticola red burgundy.

Va detto che le caratteristiche delle sei varianti descritte si mantengono tali solo in piante correttamente coltivate e con forte intensità di luce, altrimenti, in condizioni di scarsa luminosità, venendo inibita la produzione di pigmenti, anche le red form assumerebbero un indifferenziato colore verde. La forma all green, anche se coltivata in piena esposizione solare, rimarrà verde, non possedendo nel proprio patrimonio genetico la facoltà di produrre pigmenti di contrasto.

Tutte le altre forma di Sarracenia flava, esistenti in natura e in coltivazione, che non presentino gli esatti caratteri tipici descritti, ma abbiano degli aspetti intermedi, si dovrebbero considerare ibridi, naturali od orticoli, delle sei forme accettate botanicamente come pure o geneticamente stabili.
 

 
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