Genere Sarracenia
Il genere
Sarracenia, che deve il nome allo scienziato Sarrazin, è
composto da 7 specie botaniche, che, incrociandosi fra di loro creano
una serie di ibridi abbastanza diversi nella forma a secondo
della predominanza di uno o dell'altro genitore.
Sono piante del Nord America e la distribuzione è dalla Florida al Canada, passando per molte zone umide americane.
Le specie presenti in natura sono le seguenti:
Sarracenia
leucophylla
Sarracenia
purpurea purpurea
Sarracenia
purpurea venosa
Sarracenia
oreophila
Sarracenia alata
Sarracenia flava
Sarracenia
psittacina
Sarracenia minor
Sarracenia
rubra
Si tratta per lo
più di piante a trappola passiva, con foglie modificate a cono.
Le dividerei in
tre tipi di trappola passiva a cono:
Le trappole
erette verticali di S. minor, S. leucophylla, S.alata, S.flava,
S.oreophila, S.rubra (per insetti alati)
Le trappole
orizzontali aperte di S. purpurea purpurea e S. purpurea venosa (per
insetti camminatori)
Le trappole
orizzontali chiuse (a nassa) di S. psittacina (per animaletti
acquatici).
Alcune modifiche
delle trappole che sono passive e non disdegnano la cattura anche di
prede non predestinate, sono legate alla latitudine ed alle condizioni
atmosferiche, quali la presenza di neve o il permafrost.
Per la
psittacina la sostanziale acquaticità fa crescere piante con
trappole che fungono anche da galleggianti e comunque molto più
complesse.
Due righe per
inquadrare alcune specie
Sarracenia
leucophylla
Per me la
regina di eleganza delle Sarracenie. Alta (tranquillamente una pianta
adulta supera i 60 centimetri di ascidio), con portamento eretto e
corona bianca (che le da il nome), facile(relativamente). Direi una
pianta perfetta.
Fa un bel fiore
e, particolarità, regala gli ascidi più grandi a
Settembre, chiudendo la stagione vegetativa.
La mia prima
Sarracenia leucophylla è stato un amore a prima vista. L'ho
vista e l'ho comperata dal caro indimenticabile Furio.
Sarracenia purpurea
E' la sarracenia
che di solito si incontra per prima nella vita. Robusta, semplice,
abbisogna solo di sole ed acqua. Praticamente si può partire da
una piantina stentata e in una stagione trovarsi una pianta indecente
per la grossezza delle trappole. Bellissimo il fiore, forse il
più bello fra le Sarracenie, purpureo e che da il nome alla
specie.
Sarracenia
psittacina
Pianta
particolarissima. Se trova le giuste condizioni fa delle "teste di
pappagallo" sugli ascidi che superano la grandezza di un uovo.
Prende il nome di psittacina che significa pappagallo dal greco. Si
può abbondare con l'acqua e tenerla semisommersa per alcuni
periodi.
Sarracenia flava
Bella pianta
prende il nome dai fiori gialli. Trappole enormi, bel portamento. Direi
da consigliare. Gli ascidi più spettacolari visti da me
sono proprio di questa specie, che ho visto fare ascidi enormi in
altezza ed ampiezza e fioriture abbondanti.
Sarracenia
oreophila
Pianta rara,
più difficile di altre. Essendo montana, ha esigenze maggiori e non sopporta il caldo estivo eccessivo
Sarracenia minor
Pianta spettacolare. Elegante e slanciata, ha un portamento eretto ed una dimensione notevole.
Sarracenia alata
Pianta rara. meno appariscente delle altre
Sarracenia rubra
Pianta rara,. anch'essa meno appariscente, ma sempre interessantissima.
Coltivazione
Essendo piante nordamericane stanno benissimo alle
nostre latitudini. Possono stare tranquillamente all'aperto tutto
l'anno. Essendo esteticamente interessanti, potrebbero venire coltivate
in stagni , avendo l'accortezza di tenere controllata l'acqua ed
il composto.
Partendo dai semi si ottengono piante a forza fiore nel giro di circa
tre anni. Le piante sono all'inizio molto lente e anche abbastanza
delicate. Una volta che il rizoma si sviluppa, le piante diventano
molto più forti e la via più veloce per ottenere piante
nuove è la suddivisione del rizoma, specie quando i vasi si
riempiono dello stesso e aumentare la dimensione dei contenitori non
sarebbe possibile.
Curiosità: agli inizi del secolo scorso in Svizzera sono stati
introdotti esemplari in natura e sono diventati magnifici esemplari. Il
dibattito in merito al mantenimento degli stessi o all'eliminazione
è sempre acceso. Molta gente è più interessata
alle Sarracenie svizzere che alle piante autoctone e quindi l'effetto
sensibilizzante è apprezzabile. Per cui voto per il mantenimento.
Le piante abbisognano di luce intensa, ma meglio non diretta del sole.
I colori si esaltano grazie agli sbalzi termici fra giorno e notte,
specialmente le colorazioni rosse. E' però capitato a me che una
sarracenia dal corpo completamente rosso, acquistata per questa
caratteristica, perse completamente questa colarazione una volta messa
nel mio torbierino. Molto probabilmente anche acidità dell'acqua
e presenza di determinate sostanze nel substrato portano a cromie
variegate. Sarebbe interessante uno studio al riguardo.
Altro esempio: semi di piante nati in vermiculite e tenuti in terreni
con la mica hanno colorazioni verdi e poche venerature rosse.
Non necessitano di concimazione, ma di acqua demineralizzata sempre presente nel sottovaso, anche abbondantemente.
Alcuni trucchi
Noto che per
avere piante grandi occorrono vasi grandi. C'è poco da fare. Per
cui consiglio di utilizzare vasi ben dimesionati, più stabili
nelle condizioni e che ti permettono di sbagliare per esempio di
dimenticarti di irrigare per qualche giorno senza far seccare tutto.
Ho notato che la
presenza di piante tipo erica, ma anche tipo salice selvatico o altro
sembra far bene alle carnivore, non fosse altro perché ti
aiutano a capire se c'è abbastanza acqua.
Ricordo che le
foglie di Sarracenia, anche se rovinate o marcescenti (capita a fine
stagione quando sono piene di insetti), non si tagliano mai
finchè sono verdi. Un taglio equivalle ad uno stop.
p.s. la nuova "scuola" taglia gli ascidi a raso nel periodo invernale.
Ciò per controllare marciumi, rinsecchimenti ed insetti. La
pianta a primavera esplode per necessità prima con fiori e
poi con ascidi nuovi. Ho visto risultati sorprendenti.
Fillodia
Sono foglie non
preposte alla cattura che alcune piante producono in alcuni periodi per
fare le ... foglie. Non si devono rimuovere assolutamente.