Drosera capensis
21 aprile 2006
La drosera
capensis o drosera del Capo di Buona Speranza,
è la pianta carnivora più semplice in assoluto. Un
erbaccia.
Un erbacea che da tante soddisfazioni e che è il primo passo per
capire se si è in grado di intraprendere il cammino.
Sono di questa idea perché chi riesce a far riprendere la
capensis comperata sui bancali di un supermercato inizia a capire
cosa serve alle piante carnivore.
Caso classico: fra le varie piantine del supermercato c'è anche
questa erbetta pelosa a prezzi a partire dai 2 euro a vasettino di 4
centimetri.
E' bellina, ma subito si nota che è poco imperlata di gocce
(secca) e tende all'appassito floscio. Una schifezza. Colpisce che la
pianta nonostante sia così floscia, è in un dito di
acqua. Il commesso del supermercato infatti, vedendola
così, l'ha annaffiata, ottenendo l'effetto contrario al
previsto.
Inconsapevole ha dato l'acqua del rubinetto alla povera drosera e
questa ne è sempre più avvelenata.
Possibilità di sopravvivenza sono il 50%.
Cosa fare
Prendete pure la piantina con questi accorgimenti.
Annusatela, se puzza troppo sta marcendo substrato e piantina.
Scartatela.
Guardate che ci siano più piantine nel vasetto e che la parte
centrale sia sana.
Sopravvivenza al 60%.
A casa
Il rinvaso si rende necessario. Non rompete il pane di terreno e
rinvasatela in un vaso più ampio e profondo.
Usate come terriccio torba al 50% con materiale neutro (perlite o viste
le dimensioni anche sabbia d'acquario quarzifera).
Bagnate il composto prima di usarlo per il rinvaso.
Datele solo acqua piovana o distillata.
Sopravvivenza all'85 %
Primi 15 giorni
Tenetela in luogo luminoso, possibilmente in un sacchetto trasparente o
in un cellophane, facendo attenzione a non cuocerla (troppo caldo o
sole diretto). Dopo che si sarà ricoperta di nuovo di gocce di
colla, potete metterla al sole senza problemi.
Sopravvivenza al 97,5%
Attenzione agli afidi ed ai pidocchi piccoli che riescono a scappare
alla trappola.
Buona coltivazione.
Se tutto andrà bene dopo pochi mesi arriveranno anche i fiori e
con essi tonnellate (sono davvero tantissimi) di semi.
Inverno.
La pianta è sostanzialmente annuale e muore al freddo, ma
tenendola al riparo, può crescere più anni e fare piante
anche dalle radici.